Anisakis spp

Le mutate abitudini alimentari degli ultimi anni, con un maggiore consumo di prodotti ittici crudi (sushi, carpacci, ecc.), hanno determinato un aumento dell’insorgenza di parassitosi nell’uomo.

ll parassita più importante nei pesci di acqua salata è l’Anisakis, un verme tondo (nematode) e biancastro, appartenente alla famiglia degli Anisakidae, che si trova soprattutto nel pesce azzurro.

L’ Anisakis, è in grado di sopravvivere a trattamenti di affumicatura a freddo, a trattamenti di marinatura con basso tenore di sale e alle temperature di refrigerazione. Viene ucciso con temperature superiori a 60 °C per 10 minuti e dal congelamento (almeno 24 ore a -20 °C).

La patologia causata dal genere Anisakis nell’uomo è detta anisakidosi.

L’ Anisakis è presente sia nel Mar Mediterraneo, sia negli oceani Atlantico, Pacifico e Indiano.

I prodotti ittici dei mari italiani più frequentemente parassitati sono: sardine, aringhe, alici (acciughe), sgombri, gadidi, sparidi, lophidi, pesci S. Pietro, pesci sciabola (quasi sempre infestati), totani, calamari. La ricerca in laboratorio avviene normalmente attraverso la ricerca visiva diretta.

Grazie alla diagnosi biomolecolare, l’analisi del DNA ha permesso di superare tutti i limiti dell’attuale metodo di indagine.*

* G Cammilleri: “Validation of a Commercial Loop-Mediated Isothermal Amplification (LAMP) Assay for the Rapid Detection of Anisakis spp. DNA in Processed Fish Products”. Foods 2020, 9, 92 **   Licenze di brevetto WO 00/28082, WO 01/34790, WO 01/77317, WO 02/24902, WO 01/34838 *** Brevetto per invenzione industriale n. 0001425753 del 09.11.2016